Mercoledì, i servizi di sicurezza dell’Ucraina hanno diffuso nuove immagini che mostrano attacchi audaci eseguiti dalla missione “Ragnatela” contro bombardieri nucleari situati nel cuore del territorio russo. Durante queste operazioni, è stata impiegata una tecnologia all’avanguardia per il controllo dei droni, che combina algoritmi di intelligenza artificiale con l’intervento manuale degli operatori, come dichiarato dal Servizio di sicurezza dell’Ucraina (SBU), principale agenzia di controspionaggio del paese. Alcuni droni che hanno perso il segnale durante il volo hanno completato la missione affidandosi all’intelligenza artificiale e seguendo percorsi predefiniti. Una volta individuato e raggiunto un bersaglio specifico, le testate sono state attivate in modo autonomo, ha precisato l’SBU.

Per dimostrare l’efficacia delle operazioni, l’SBU ha pubblicato una serie di video inediti che riprendono droni ucraini colpire parti cruciali come motori, antenne e ali di vari aerei strategici e da ricognizione russi. Queste basi aeree, situate a migliaia di chilometri all’interno del territorio russo, sono spesso utilizzate per lanciare attacchi missilistici contro le città ucraine. Fra gli aerei coinvolti negli attacchi figurano modelli come “A-50,” “Tu-95,” “Tu-22,” “Tu-160,” oltre a “An-12” e “Il-78,” concludendo che l’operazione ha inflitto alla Russia perdite finanziarie superiori ai 7 miliardi di dollari.

Gli esperti di intelligence open source e diversi giornalisti, attraverso l’analisi di nuove immagini satellitari, hanno confermato che almeno 11 bombardieri strategici sono stati distrutti. L’iniziativa con droni “Ragnatela” ha attirato l’attenzione del mondo per la sua audacia. Alcuni osservatori lodano l’Ucraina per aver rinnovato le tattiche della guerra moderna, mentre altri, come il rappresentante speciale degli Stati Uniti per l’Ucraina, Keith Kellogg, hanno sollevato preoccupazioni riguardo ai rischi di queste operazioni. Kellogg ha sottolineato che colpire elementi fondamentali della difesa nucleare di un avversario aumenta inevitabilmente i rischi, un esito che si cerca di evitare.

Nonostante le tensioni, in Ucraina il morale è salito, dato che le forze russe continuano a premere nelle regioni di Donetsk e Kharkiv, ampliando le loro operazioni militari anche verso la regione nord-orientale di Sumy. Da parte sua, il Ministero della Difesa russo ha sminuito l’impatto degli attacchi, affermando che i bombardieri sono stati colpiti solo in due località, nelle regioni di Irkutsk e Murmansk, e che gli attacchi verso le basi di Ivanovo, Ryazan e Amur sono stati respinti. Il ministero ha confermato che non ci sono state vittime tra i militari e i civili, mentre le autorità russe stanno portando avanti un’indagine catalogando l’incidente come un atto terroristico.

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelenskyy, ha affermato che l’operazione “Ragnatela” non avrebbe avuto luogo se la Russia avesse accettato la proposta ucraina di un cessate il fuoco incondizionato. Ha inoltre premiato i partecipanti all’operazione del servizio di sicurezza per il loro successo nel distruggere 41 aerei russi, metà dei quali è stata danneggiata irrimediabilmente, e la parte restante richiederà anni per essere riparata, se non addirittura impossibile. Zelenskyy ha sottolineato la legittimità di colpire bersagli militari e ha rimarcato che tali operazioni sono fondamentali per contrastare le azioni aggressive della Russia. Ha ribadito che voler negoziare un cessate il fuoco non implica fermare le azioni difensive nel frattempo.

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