Il bilancio delle vittime nella Striscia di Gaza continua a salire. Secondo le fonti ospedaliere locali, negli attacchi aerei condotti da Israele oggi, almeno 47 persone hanno perso la vita, tra cui 40 che erano in attesa di ricevere aiuti umanitari. A Tel Aviv, migliaia di persone sono scese in strada per chiedere la cessazione dei conflitti, dopo che il governo ha deciso di occupare Gaza City. I manifestanti hanno esposto cartelli e fotografie di persone rapite da Hamas e gruppi affiliati nella regione, esortando il governo di Netanyahu a garantire la loro liberazione.

Nel frattempo, l’Italia ha avviato una nuova fase dell’operazione “Food for Gaza”, con lanci umanitari sulla Striscia, in collaborazione con FAO, il Programma Alimentare Mondiale e la Federazione Internazionale della Croce e della Mezzaluna Rossa. La missione, iniziata a marzo 2024 su iniziativa del Ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, prevede anche l’evacuazione di bambini palestinesi bisognosi di assistenza medica e la concessione di borse di studio agli studenti palestinesi. Grazie al supporto del Ministero della Difesa, l’operazione è coordinata dall’Aeronautica e dall’Esercito Italiano con base operativa in Giordania.

La comunità internazionale esprime preoccupazione per l’escalation del conflitto. La Russia, tramite il suo ministero degli Esteri, ha criticato fermamente il piano israeliano di controllo su Gaza City, definendolo un ulteriore passo verso una catastrofe umanitaria. Mosca ha sollecitato la comunità globale a lavorare per una de-escalation dell’intera area, evidenziando i rischi di ripercussioni negative in tutta la regione mediorientale.

Nel Regno Unito, proteste sono scoppiate a causa dell’inclusione di Palestine Action nella lista nera delle organizzazioni terroristiche da parte del governo. Più di 150 manifestanti sono stati arrestati a Londra mentre esprimevano il loro dissenso contro tali decisioni, accusati di violazione della legge sul terrorismo per aver sostenuto un’organizzazione ora considerata fuorilegge.

Anche a livello geopolitico, le incomprensioni non mancano. Bild riporta che l’inviato speciale statunitense, Steven Witkoff, avrebbe malinterpretato le pretese territoriali di Putin durante i colloqui a Mosca, riguardanti le regioni ucraine di Zaporizhzhia e Kherson, provocando ulteriori tensioni nei colloqui internazionali.

Il piano israeliano di espansione militare a Gaza ha suscitato l’indignazione anche dell’Autorità Palestinese, che ha descritto l’iniziativa come una provocazione grave e un ostacolo alla pace e stabilità regionale e globale. L’appello è rivolto alla comunità internazionale affinché si adoperi per porre fine all’aggressione e garantire l’ingresso di aiuti umanitari.

Sul fronte diplomatico, Francia e Canada si sono unite a numerosi altri paesi, esprimendo la loro ferma condanna del piano israeliano di occupazione della città di Gaza, unendosi al coro internazionale che chiede una soluzione pacifica e negoziata alla crisi.

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