Cosa significa davvero essere belle oggi? In un mondo in cui la perfezione è spesso costruita a colpi di filtri e ritocchi, c’è ancora spazio per la bellezza autentica, fatta di armonia, cura e consapevolezza. In questa intervista, un’esperta del settore estetico ci guida tra trattamenti, rituali quotidiani e riflessioni profonde sul rapporto tra immagine e identità — al femminile e non solo.

Cosa significa per te la bellezza femminile oggi, tra naturalezza e interventi estetici?

Credo che la parola d’ordine debba essere armonia. Un viso va armonizzato, non stravolto. Non mi piacciono quelle donne che si fanno bocche esageratissime, come va tanto di moda oggi. Né mi convincono quei “cat eyes” super tirati che le fanno sembrare tutte tailandesi o vietnamite.

Penso che un viso debba mantenere la sua naturalezza, la sua originalità. Certo, migliorare un naso troppo pronunciato, ridare proporzione a un mento sfuggente o ripristinare uno zigomo svuotato dal tempo, ci può stare. Ma per me diventa un problema quando si perde la misura.

Il vero rischio è che si finisca per creare tante copie: ragazze tutte uguali, indistinguibili l’una dall’altra, come cloni. Si perde l’unicità che ognuno porta con sé, nella propria bellezza, nella propria personalità.

Per questo ritengo fondamentale non omologarsi a uno standard: il naso minuscolo, le labbra iper-gonfie, gli occhi tirati con arcate sopraccigliari altissime, quel look un po’ da “Diabolik”. Non mi piacciono questi stravolgimenti.

Per me la bellezza è, e resta, una questione di armonia. Sempre.

Quali sono i trattamenti estetici che ritiene offrano il miglior rapporto costi-benefici?

Io sono una grande amante dei peeling, in particolare di quelli a base di alfa-idrossiacidi. Ne esistono di tanti tipi, ognuno lavora a profondità diverse della pelle e ha caratteristiche specifiche. Ci sono peeling pensati per le pelli macchiate, per quelle acneiche, per le pelli mature, ma anche per le più sensibili.

Questi trattamenti rendono l’incarnato più omogeneo, più idratato, donano turgore al viso, minimizzano le rughe, cancellano le macchie e riossigenano la pelle acneica. Sono davvero versatili: possono essere utilizzati per illuminare la pelle del viso e del corpo, preparandola al meglio.

Personalmente, prediligo gli scrub a base di alfa-idrossiacidi non fotosensibilizzanti, come l’acido mandelico. Oppure utilizzo peeling enzimatici, che possono essere applicati anche durante i mesi estivi. La loro azione è duplice: da un lato illuminano l’incarnato e rimuovono le cellule morte rendendo la pelle morbidissima, dall’altro stimolano la produzione di nuove fibre di collagene ed elastina, elementi fondamentali per la struttura della pelle.

Per me, il miglior rapporto costi-benefici lo offrono proprio questi prodotti. Sono efficaci, versatili e accessibili. Ecco perché li consiglio sempre, insieme agli scrub, come trattamenti estetici di base.

Ci sono pratiche o abitudini quotidiane che consigli per mantenere una pelle sana e luminosa?

Per avere una pelle sana e luminosa, è fondamentale detergerla accuratamente ogni sera prima di andare a dormire. Una buona abitudine è la doppia detersione, tipica della skincare coreana, che può essere adottata anche senza prodotti coreani.

Si comincia con una prima pulizia utilizzando un burro detergente — ad esempio a base di karité — che scioglie le impurità per seboaffinità. Successivamente, si procede con una detersione delicata usando una spuma o un detergente schiumogeno leggero. In questo modo, la pelle risulta perfettamente pulita, ossigenata e pronta per rigenerarsi durante la notte.

Credo davvero che questa sia la base della bellezza: un gesto semplice ma essenziale, che non dovrebbe mai mancare nella routine quotidiana.

Qual è la tua opinione sui trattamenti non invasivi rispetto a quelli chirurgici?

Come dico sempre alle mie clienti, c’è una soluzione giusta per ogni età e per ogni tipo di inestetismo. Finché è possibile, è preferibile evitare trattamenti invasivi o chirurgici e concentrarsi su protocolli estetici più leggeri e naturali.

Quando però l’inestetismo diventa troppo marcato e i trattamenti estetici non bastano più, allora si può considerare la medicina estetica, e solo successivamente — se davvero necessario — la chirurgia.

Non sono contraria a nulla, ma credo che ogni intervento debba essere fatto nel momento giusto, con consapevolezza, e soprattutto affidandosi a professionisti seri. È fondamentale rispettare i tempi, i bisogni individuali e l’equilibrio della persona.

Secondo te, come cambia la percezione della bellezza con l’età e come si possono adattare i trattamenti?

Penso che ad ogni età corrispondano protocolli specifici da seguire. Una pelle giovane ha bisogno di poco: idratazione e, se necessario, protezione. Man mano che si va avanti con l’età, invece, è importante adottare trattamenti più mirati. La pulizia, per esempio, è sempre il primo passo verso la bellezza.

Personalmente, praticavo la doppia detersione già prima che diventasse una moda: una prima fase con un burro detergente, seguita da una spuma o una mousse molto delicata. Questo tipo di routine, se eseguita con costanza, permette di sciogliere le impurità e rimuovere le cellule morte, lasciando il viso fresco e perfettamente pulito.

Andare a dormire con una pelle ben detersa è fondamentale, perché durante la notte il nostro sistema si rigenera.

Questo approccio rappresenta una bellezza fatta di gesti semplici, di trattamenti naturali e sostenibili, che con il tempo possono affiancarsi anche a interventi estetici più strutturati, se e quando necessari.

Negli ultimi anni l’estetica maschile è diventata sempre più centrale: quali sono i cambiamenti più significativi che hai notato?

Negli ultimi anni, l’uomo si è avvicinato sempre di più alla cura del corpo e all’estetica. Nel mio centro ho moltissimi clienti uomini che si sottopongono a rituali di depilazione, ma anche a trattamenti come la pulizia del viso, l’idratazione profonda, i protocolli antirughe, spesso eseguiti con l’ossigenoterapia.

Anche la medicina estetica ha preso piede tra gli uomini: non è raro che ricorrano ai filler, ad esempio per distendere una ruga nasogeniena o la classica “ruga del pensatore”. L’estetica maschile, oggi, è diventata una vera priorità per molti.

Viviamo in una società in cui l’apparire conta moltissimo, la bellezza è diventata un valore riconosciuto e ricercato. Da un lato, apprezzo tutto questo: amo il bello, sia nelle donne che negli uomini. Dall’altro, però, mi chiedo dove si trovi il limite.

Credo che sia fondamentale prendersi cura del corpo, ma senza dimenticare chi siamo dentro. Anche la cura dello spirito è importante. È un messaggio a cui tengo molto: la bellezza esteriore deve andare di pari passo con quella interiore.

Quali trattamenti estetici o abitudini di cura stanno diventando più comuni tra gli uomini, e perché secondo te?

Nel mio centro estetico, la cura maschile ha assunto un ruolo sempre più centrale, in particolare grazie alla tricopigmentazione. È un trattamento a cui mi sono avvicinata con grande interesse e passione all’inizio del 2019, anche se ne avevo già sentito parlare in precedenza. Ho voluto fortemente formarmi in questa tecnica e, da allora, è stato un vero colpo di fulmine.

Ho seguito corsi con i migliori maestri italiani, apprendendo approcci e tecniche diverse, e con il tempo ho sviluppato un mio metodo personale. Il mio obiettivo è sempre stato quello di ottenere un risultato il più naturale possibile: puntini sottilissimi, precisi, che ricreano un effetto rasato 3D realistico, assolutamente non “finto” o visibilmente disegnato. La naturalezza, in questo tipo di trattamento, è tutto. L’effetto deve sembrare autentico, come se i capelli fossero stati semplicemente rasati.

Oggi lavoro tantissimo con l’estetica maschile: da quando ho iniziato con la tricopigmentazione, direi che nel mio centro i clienti uomini hanno addirittura superato quelli femminili. Ricevo persone da tutta Italia: da Bari, Napoli, Firenze, Milano, Bergamo… Questo perché siamo ancora pochi a praticare questa tecnica in modo davvero professionale, e chi cerca un risultato eccellente è disposto anche a viaggiare.

Se non avessi questa specializzazione, direi che il trattamento estetico più richiesto dagli uomini sarebbe sicuramente la depilazione, sia tradizionale che definitiva con il laser. Sono questi, insieme alla tricopigmentazione, i servizi più richiesti nel mio centro da parte del pubblico maschile.

La bellezza, oggi più che mai, è un equilibrio sottile tra ciò che si vede e ciò che si sente. Prendersi cura della propria immagine non significa inseguire modelli irraggiungibili, ma valorizzare la propria unicità con consapevolezza e rispetto. Che si tratti di una semplice detersione serale o di un trattamento estetico mirato, il vero segreto è ascoltarsi e scegliere ciò che fa stare bene — dentro e fuori.

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