Nel corso della mattinata di domenica 18 maggio, alle ore 10, si terrà la cerimonia liturgica che segna l’inizio del pontificato di Papa Leone XIV, formalmente noto come Robert Francis Prevost. Si tratta dell’evento che consacra il primo pontefice statunitense nella storia della Chiesa Cattolica. Si prevede che circa 250 mila fedeli, insieme a 200 delegazioni ufficiali da ogni parte del mondo, si riuniranno in questo importante momento.

Durante la messa, Papa Leone XIV riceverà il Pallio pastorale e l’Anello del Pescatore, simboli che rappresentano il suo nuovo ruolo come guida spirituale. Questi oggetti, che risalgono a quando il papa era anche monarca, hanno oggi valenze simboliche differenti. Il Pallio, un’antica insegna episcopale di lana d’agnello, simboleggia la figura del Buon Pastore che riporta all’ovile la pecorella smarrita; mentre l’anello, tradizionalmente in oro con l’effige della barca di San Pietro, richiama la missione apostolica di pescatore di uomini, resa nota nel Vangelo di Matteo.

Secondo quanto riportato da Famiglia Cristiana, il rito odierno deriva da una modifica apportata da Benedetto XVI nel 2005 e Francesco l’ha mantenuta invariata. Il cerimoniale prevede l’inizio presso la tomba di San Pietro, situata sotto l’altare maggiore della Basilica con il baldacchino progettato dal Bernini. Qui, il Papa, accompagnato dai patriarchi e arcivescovi delle Chiese orientali cattoliche, incenserà la tomba, evidenziando il legame con l’apostolo Pietro. Successivamente, avrà luogo una processione che porterà alla Basilica, fino all’apertura della Messa, momento in cui il Papa benedirà l’acqua e aspergerà i fedeli, per ricordare il sacramento del Battesimo.

Nella liturgia, le letture saranno eseguite in differenti lingue: la prima dagli Atti degli Apostoli in spagnolo, la seconda dalla Prima Lettera di San Pietro in inglese, mentre il Vangelo seguirà il latino e il greco. Un passo tratto dal Vangelo di Giovanni riporterà le parole di Gesù: «Pasci i miei agnelli», che rappresentano la missione pastorale del Papa. Le preghiere verranno pronunciate in latino, ma le intenzioni saranno espresse in diverse lingue, tra cui portoghese, francese, arabo, cinese e polacco.

Al termine della proclamazione del Vangelo, i tre cardinali dei tre Ordini (diaconi, presbiteri e vescovi) di continenti diversi porranno il Pallio e l’Anello del Pescatore sul nuovo Papa. Subito dopo, con il Libro dei Vangeli, il pontefice impartirà la benedizione ai presenti e riceverà l’atto di obbedienza da dodici rappresentanti di tutte le componenti del popolo di Dio.

La disposizione dei partecipanti segue un protocollo ben definito: a sinistra del sagrato si trovano i concelebranti – cardinali, vescovi, e delegati delle chiese cristiane. Più in basso siedono rappresentanti di differenti religioni, insieme a sacerdoti concelebranti e seminaristi. A destra del sagrato si posizionano le 200 delegazioni delle nazioni, inclusi capi di Stato, di governo e regnanti, con precedenza per l’Italia e la nazione d’origine del papa, in questo caso Stati Uniti e Perù.

Infine, il momento sarà segnato dal primo giro in Papamobile di Leone XIV tra i fedeli, che inizierà esattamente un’ora prima dell’inizio della celebrazione liturgica. Questa giornata non segna solo un rito di passaggio, ma rappresenta anche un forte richiamo simbolico e spirituale dell’universalità della Chiesa e del ministero del nuovo pontefice.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *