Dodici anni dopo il lancio di “Alfonso”, Levante, al secolo Claudia Lagona, si sente finalmente in pace con un capitolo della sua vita. L’artista riflette su come, nei suoi primi anni di carriera, temesse che il pubblico la percepisse come confinata a un unico stile musicale. Tuttavia, con il tempo ha cercato di mostrare le molteplici sfaccettature che la definiscono. “Ho cercato di allontanarmi dal passato per evitare un’immagine unidimensionale di me stessa, ma ora sento di aver conciliato tutto”, spiega con un sorriso, indossando un cappello rosa al contrario e una t-shirt a righe bianche e rosse, durante una conversazione via Zoom.

Levante ha molte ragioni per essere felice: il suo nuovo singolo, “MaiMai”, rievoca le atmosfere e i suoni che iniziarono la sua carriera e sta vivendo un periodo di grande serenità accanto al compagno Pietro Palumbo e la figlia Alma Futura. Inoltre, sta lavorando a un nuovo album previsto per il 2026 ed è reduce dalle riprese di una miniserie Rai su Matteo Messina Denaro, che le ha offerto un’opportunità per esplorare la recitazione, seguendo le orme di colleghe come Emma ed Elodie.

La sorprendente svolta come attrice è arrivata in un momento in cui Claudia stava imparando a seguire il suo cuore e le sue emozioni. Ha accettato il ruolo della moglie di Lucio Arcidiacono, il quale ha giocato un ruolo cruciale nella cattura del famoso boss, scoprendo quanto possa essere trasformativo questo tipo di esperienza. “Indossare i panni di qualcun altro, lasciando da parte il mio giudizio personale, è stato un esercizio prezioso.”

Levante, come altre artiste, ha affrontato critiche per aver esplorato diversi campi artistici. “Le critiche ricevute quando ho pubblicato il mio primo romanzo riflettono la difficoltà di accettare che un artista possa esprimersi a 360 gradi”, afferma, riconoscendo che c’è una tendenza a giudicare più severamente le donne che si cimentano in diverse discipline, rispetto agli uomini.

Discutendo delle sfide sociali, Levante non esita a mettere in luce come sia più comune attaccare una donna poliedrica rispetto a un uomo che esplora varie carriere. Per cambiare queste percezioni, è fondamentale affrontare tali argomenti anche al di fuori della propria bolla sociale e del contesto di città come Milano, promuovendo discussioni nelle scuole per educare i giovani su dinamiche sociali sane.

Come madre di una bambina, Levante è consapevole delle sfide che Alma potrebbe affrontare crescendo in un mondo complesso. Attraverso l’esempio personale, cerca di insegnarle la differenza tra amore e sofferenza, mostrando una dinamica familiare positiva e sana. Una recente esperienza, in cui ha assistito a un acceso litigio tra una madre e un figlio, l’ha colpita profondamente, evidenziando l’importanza di modelli familiari positivi per evitare che certi comportamenti si ripetano nel futuro.

In sintesi, Levante è impegnata a trasmettere ai giovani e a sua figlia un messaggio di forza e autodeterminazione, dimostrando che le donne possono e devono essere accettate in qualsiasi campo scelgano di esplorare, rimanendo fedeli a se stesse e ai propri talenti.

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