Percorrere le strade di Roma senza essere notato è un’impresa ormai impossibile per Francesco Totti, ancora considerato da molti l’«ottavo re di Roma». La gente si ferma, lo riconosce e desidera un selfie con il mito vivente. Durante un’intervista al programma “Che Tempo Che Fa”, Totti ha scherzato su questo tema, rivelando che, nonostante abbia abbandonato il calcio giocato, farsi una passeggiata tranquilla per la città rimane un sogno irrealizzabile. In quell’occasione, ha lasciato trasparire il lato più umano che sportivo del campione, rivelando quanto la sua quotidianità sia scandita da ritmi normali e inattesi: viaggi per il mondo o aiuti domestici, come fare la spesa e sistemare le cose al ritorno. Un’affermazione che ha suscitato il sorriso del pubblico è stata: «Sono una persona normale come chiunque altro».
Anche se ha abbandonato i campi da gioco, il calcio rimane una parte integrante del suo essere: «Giocare mi manca molto. Ora mi dedico al calciotto, con il campo accorciato. La passione per questo sport rimarrà sempre viva». Ha rievocato i suoi primi passi come raccattapalle al Flaminio, dove guadagnava raccogliendo i gettoni che venivano lanciati dai tifosi avversari: un ricordo divertente dei suoi guadagni di gioventù. La scelta tra Roma e Lazio, invece, fu un momento cruciale, deciso quando aveva solo 11 anni. La Lodigiani contattò la sua famiglia, ma grazie ai calci sotto il tavolo del fratello, la scelta ricadde sulla Roma.
Oggi, Totti ha trovato una nuova passione nel padel, che pratica insieme alla compagna Noemi Bocchi e alla sua famiglia. Con un tocco d’ironia, ha definito la sua fidanzata «bravina» e, parlando del figlio Cristian, ha detto: «È troppo scarso. Crede di essere forte, ma non lo è davvero». A tratti, emerge anche un po’ di nostalgia per i tempi passati: il ricordo del 17 giugno 2001, data del terzo scudetto della Roma, è ancora vivido. Totti ha rievocato quel giorno di festa, girando per Roma con il casco integrale e sudando per l’emozione. E ancora, la notte prima della finale mondiale del 2006, trascorsa a giocare a carte con Gattuso fino all’alba, un momento che suscita risate ogni volta che lo racconta: «Chi vinse quella notte? Direi che pareggiammo».
Nonostante questi ricordi, Totti è consapevole dei suoi limiti come allenatore, definendosi troppo impulsivo e permaloso per il ruolo. Tuttavia, si dichiara felice e soddisfatto della sua vita attuale, che comprende viaggi memorabili, anche se non sempre per motivi affascinanti. A tal proposito, ha raccontato un’avventura alquanto spaventosa alle Maldive, quando per snorkeling si è ritrovato circondato da squali con la rassicurazione che «non mozzicano». Un’altra questione che ha destato qualche polemica è stato il suo viaggio in Russia, giustificato come un evento sportivo, e quindi una sua partecipazione legittima.
Sul campionato in corso, Totti mantiene un alone di mistero: «So chi vincerà, ma non lo dico. Sono molto scaramantico». Questa dichiarazione lascia intendere un profondo rispetto per il mondo calcistico e la sua imprevedibile natura. Ai lettori interessati alle ultime gocce di notizie dal mondo delle celebrità, si consiglia di iscriversi alle newsletter dedicate. Da Achille Lauro a Ermal Meta e tanti altri, le star continuano a catturare l’attenzione del pubblico.