Un’immagine generata dall’intelligenza artificiale di Donald Trump nei panni del Papa, condivisa sul suo social Truth, ha inevitabilmente destato grande scalpore a livello globale. La reazione più incisiva è giunta dalla conferenza episcopale dello Stato di New York, che ha espresso il suo dissenso tramite X, dichiarando: «Non c’è nulla di intelligente o spiritoso, signor presidente… Eviti di prenderci in giro». Anche il cardinale Timothy Dolan, arcivescovo di New York, ha criticato apertamente questa scelta durante l’omelia nella chiesa della Nostra Signora di Guadalupe a Monte Mario, definendola inadeguata: «Da voi si direbbe che ha fatto una brutta figura. Non è stata una buona iniziativa».
Nell’immagine, Trump compare con una mitra dorata e un crocifisso d’oro, sollevando il dito indice, dimostrando due aspetti chiave: la propensione ad affrontare qualsiasi tendenza pur di attirare l’attenzione, come avvenne quando disse scherzosamente che nessuno svolgerebbe il ruolo di Papa meglio di lui; e l’utilizzo, a volte insensato e goffo, del digitale, tipico della generazione definita dai giovani come i “boomer”, cioè nati tra il 1945 e il 1965, noti per la loro inadeguatezza sui social.
Ciò nonostante, va notato come Donald Trump stia replicando l’uso pioneristico dei media sociali, sulla scia di come John F. Kennedy sfruttò la televisione. Questa apparizione sui social potrebbe inserirsi in un contesto ben preciso, ovvero il compleanno imminente del presidente che, il 14 giugno, compirà 79 anni. Secondo fonti come Associated Press e Fox News, si starebbe organizzando una grande parata militare, coinvolgendo oltre 6.600 soldati, almeno 150 veicoli, 50 elicotteri e sette bande militari. Anche se tale evento sarebbe previsto per il 250° anniversario dell’esercito degli Stati Uniti, Trump notoriamente è abile nel trasformare qualsiasi occasione a proprio favore.
In definitiva, l’azione di Trump trova un parallelo con le strategie comunicative del recente passato politico statunitense, suscitando un dibattito sulla sua percezione sociale e colpendo anche importanti figure religiose a livello mondiale.