Durante una solenne cerimonia di intronizzazione a San Pietro, Papa Leone XIV ha ufficialmente iniziato il suo pontificato. La celebrazione è cominciata alle 9 del mattino, quando il Papa, a bordo della papamobile, ha attraversato la piazza tra due ali di fedeli, prima di presiedere la Messa di inizio pontificato. Un momento tanto atteso, carico di simbolismo e significato spirituale.
L’omelia pronunciata da Papa Prevost è stata pervasa di gratitudine e introspezione. Rivolgendosi ai fratelli Cardinali, alle Autorità, ai membri del Corpo Diplomatico e a tutti i fedeli presenti, ha richiamato le parole di Sant’Agostino: “Ci hai fatti per te, Signore, e il nostro cuore non ha pace finché non riposa in te”. È stato un discorso che ha messo in luce il senso di missione e di servizio del nuovo Papa, consapevole della grande responsabilità che sta assumendo, senza sentire di avere meriti personali, ma con il desiderio di camminare con i fratelli nella luce dell’amore di Dio.
L’elezione di Leone XIV arriva in un periodo di grande emozione e riflessione per la Chiesa, in seguito alla scomparsa di Papa Francesco. La sua morte ha lasciato una profonda tristezza, simile a quella delle folle descritte nel Vangelo come “pecore senza pastore”. Tuttavia, in questi momenti di dolore, la certezza della presenza divina non è mai venuta meno.
Il Collegio dei Cardinali, riunito per il Conclave, ha scelto Leone XIV come successore di Pietro, un compito che richiede di custodire l’eredità della fede cristiana e di affrontare le sfide moderne. L’opera dello Spirito Santo è stata sentita fortemente durante il Conclave, unificando cuori e intenti.
Nel cuore del suo discorso, Papa Prevost ha richiamato l’importanza dell’amore e dell’unità, elementi fondamentali del mandato di Pietro secondo le parole di Gesù. Questi valori sono essenziali per guidare la Chiesa oggi, riconoscendo il pastore come servitore e non come sovrano, in uno spirito di servizio e di comunione.
Papa Leone XIV ha sottolineato la necessità di una Chiesa unita, capace di essere lievito di riconciliazione in un mondo ancora ferito dall’odio e dalla divisione. Ha lanciato un appello a costruire un mondo migliore attraverso l’amore e la fratellanza, valorizzando le differenze senza eliminarle.
Al termine della Messa, Papa Leone XIV ha rivolto un pensiero particolare ai fedeli giunti da tutto il mondo, alle delegazioni internazionali e ai rappresentanti di altre confessioni e religioni. Il suo saluto affettuoso si è esteso ai pellegrini presenti per il Giubileo delle Confraternite, sottolineando il valore della pietà popolare.
Ha ricordato l’importanza della comunione dei santi, citando la recente beatificazione di Camille Costa de Beauregard in Francia, come esempio di carità pastorale. Infine, non ha dimenticato di rivolgere un appello alla pace, particolarmente sentito in riferimento alle situazioni di conflitto a Gaza e in Ucraina, sottolineando l’importanza della solidarietà verso coloro che soffrono.
In sintesi, il pontificato di Leone XIV si apre con un forte richiamo all’amore, all’unità e alla pace, invitando tutti a guardare a Cristo e a camminare insieme per costruire un mondo nuovo e riconciliato.