Nel lontano 1982, durante l’epoca di “Bim bum bam”, Paolo Bonolis si impegnò nel far conoscere al pubblico italiano i Puffi, piccoli personaggi blu creati da Peyo e Yvan Delporte, fino ad allora sconosciuti in Italia. Ora, a partire dal 27 agosto, Bonolis accetta la sfida di prestare la sua voce al più saggio tra loro, il Grande Puffo, nel nuovo film d’animazione diretto da Chris Miller.
Nonostante il cinema non sia il suo pane quotidiano, Bonolis non si vanta di possedere abilità attoriali. Non si ritiene un attore né un doppiatore, forse in parte a causa della sua età, che lo rende coetaneo del Grande Puffo. Anni fa partecipò al film “Commediasexi” diretto da Alessandro D’Alatri, avvalendosi della collaborazione di attori straordinari. L’esperienza gli fece comprendere la differenza di abilità tra lui e loro, spingendolo a preferire il ruolo di spettatore.
Fin da giovane, nutrì una profonda passione per il cinema, lavorando al cineclub Labirinto di Roma. Prossimamente apparirà nella nuova stagione de “I Cesaroni”, interpretando sé stesso, con una piccola trama ambientata in una bottiglieria alla Garbatella. Questo cameo è stato particolarmente gradito anche per l’amicizia con l’attore Claudio Amendola e ha offerto l’opportunità di coinvolgere le figlie Silvia e Adele, quest’ultima aspirante attrice, in un piccolo ruolo.
Alla domanda su un possibile ruolo drammatico, Bonolis scherza dicendo che solo un produttore senza nulla da perdere potrebbe offrirglielo. Esprime anche il desiderio di lavorare con il defunto Stanley Kubrick, regista ammirato.
Per quanto riguarda il doppiaggio del Grande Puffo, Bonolis riflette sulla saggezza che può derivare dall’età, sottolineando l’importanza del rispetto verso gli altri, una visione che considera naturale piuttosto che un esercizio di saggezza. Nonostante si distingua per l’abilità di ridere di se stesso e degli altri, precisa che il suo atteggiamento non mette a disagio, ma piuttosto crea complicità e simpatia.
In questo progetto sui Puffi, è affiancato dal fedele compagno Luca Laurenti, che presta la voce a Gargamella e al fratello Razamella. Quando si parla della sua partecipazione al programma “Tú sí que vales”, Bonolis lo descrive come un’altra delle sue avventure professionali, apprezzando l’invito di Maria De Filippi.
Riguardo al gossip intorno alla partecipazione dell’ex moglie Sonia Bruganelli a “Ballando con le stelle”, Bonolis preferisce una risposta di indifferenza, considerando che chi si nutre di altrui esistenze ha spesso delle questioni irrisolte. Non si vede come concorrente nel medesimo show, scherzando sul suo ginocchio capriccioso.
Infine, quando si parla della televisione generalista, Bonolis si oppone a chi la vede in decadenza. Sottolinea l’importanza di offrire sia conoscenza che leggerezza, descrivendo la TV generalista come un mezzo per alleggerire le difficoltà quotidiane. Riguardo alla possibilità di condurre un altro Festival di Sanremo, resta aperto alle opportunità che il futuro potrebbe presentare, pur riconoscendo che al momento non ne ha l’interesse. Quanto a Pier Silvio Berlusconi in politica, Bonolis incoraggia chiunque senta la vocazione a intraprendere questo percorso, pur non essendone personalmente coinvolto.