Una vicenda che ha destato scalpore si è svolta a bordo di un volo della compagnia spagnola Vueling in partenza da Valencia verso Parigi. Poco prima del decollo, il comandante ha richiesto l’intervento della polizia per far scendere un gruppo di studenti francesi, di età compresa tra i 10 e i 15 anni, di ritorno da un campo estivo, insieme ai loro accompagnatori.
Secondo Vueling, i ragazzi avrebbero interrotto ripetutamente la dimostrazione di sicurezza, non rispettando le direttive del personale di bordo, e pertanto è stato necessario attivare i protocolli di sicurezza. Tuttavia, l’incidente ha sollevato polemiche poiché i giovani appartengono alla comunità ebraica, e i familiari hanno denunciato che la reazione sia stata sproporzionata e alimentata da pregiudizi antisemiti.
Il governo israeliano ha definito l’accaduto un episodio di antisemitismo, sottolineando che gli studenti stavano semplicemente cantando in ebraico. Il ministro israealiano Amichai Chikli ha riportato che all’espressione in ebraico l’equipaggio avrebbe risposto con commenti provocatori contro Israele. Sui social media è circolato un video che mostra una giovane responsabile del gruppo immobilizzata a terra dagli agenti, e una foto in cui apparirebbe una bandiera palestinese nella cabina di pilotaggio, sebbene l’autenticità di tale immagine non sia stata confermata.
La compagnia Vueling ha rigettato categoricamente le accuse, dichiarando che la decisione di far sbarcare il gruppo non è stata collegata alla loro espressione religiosa, ma esclusivamente a comportamenti che minavano la sicurezza del volo e dei passeggeri. Secondo fonti della Guardia Civil, il gruppo provocava un disturbo tale che il pilota è stato costretto a intervenire, e i minori avrebbero anche manipolato attrezzature d’emergenza.
La Federazione delle Comunità ebraiche di Spagna ha espresso timore per il comportamento della compagnia, invitandola a fornire una spiegazione dettagliata dell’evento. Finora, le testimonianze rimangono poche e contraddittorie. Damien, un passeggero che viaggiava con la figlia, ha raccontato che a bordo non sembrava esserci alcun caos durante la dimostrazione di sicurezza, e che i passeggeri non comprendevano le ragioni dell’intervento.
Attualmente, i giovani sono rientrati in Francia con voli alternativi e le famiglie dei ragazzi intendono intraprendere un’azione legale contro Vueling, portando il caso dinanzi alla giustizia.