Durante un incontro con i giornalisti, Donald Trump ha espresso la sua speranza che la situazione a Gaza possa risolversi entro la prossima settimana. Nel frattempo, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha assicurato al ministro delle Finanze Bezalel Smotrich che, dopo il cessate il fuoco di 60 giorni attualmente discusso a Doha, Israele riprenderà le operazioni militari contro Hamas a Gaza, come riportato da Channel 12. Netanyahu ha sottolineato che, dopo la tregua, la popolazione della Striscia sarà trasferita a sud, mentre la parte settentrionale sarà assediata, al fine di agevolare il proseguimento del conflitto.
Netanyahu ha evidenziato la necessità umanitaria di separare i civili da Hamas, promettendo che il piano sarà implementato. Ha motivato l’inabilità a mantenere le precedenti promesse sulla distruzione di Hamas con i recenti obblighi militari verso l’Iran. Diversi ministri, come Smotrich e Itamar Ben Gvir, hanno minacciato di lasciare il governo se venisse siglata un’intesa che lasci Hamas al potere.
Nello stesso contesto, le Forze di Difesa Israeliane (Idf) sono state incaricate di delineare un piano per istituire una “città umanitaria” a Rafah, che potrebbe richiedere dai tre ai cinque mesi per essere operativa, secondo Channel 12. La città dovrebbe essere un’area controllata militarmente, destinata a ospitare la popolazione sfollata di Gaza senza possibilità di uscire. Il costo di questa operazione è stato stimato attorno ai 4 miliardi di dollari.
Recentemente, gli attacchi aerei israeliani hanno causato la morte di almeno 43 persone a Gaza, come dichiarato dal portavoce della Protezione Civile, Mahmoud Bassal. Tra le vittime, numerosi civili, inclusi donne e bambini. L’esercito ha affermato di aver mirato a un membro della Jihad Islamica Palestinese, ammettendo però un errore tecnico nell’operazione che ha portato a colpire obiettivi civili.
Netanyahu ha risposto alle accuse di ostacolare la tregua, affermando che il suo governo ha accettato il quadro proposto dal mediatore statunitense, ma che è Hamas ad aver rifiutato. Ha ribadito che Israele non intende ritirarsi da Gaza senza garantire la distruzione di Hamas e la sicurezza futura del paese.
Da parte palestinese, un membro anziano di Hamas ha definito i negoziati per il cessate il fuoco in una fase critica. Le parti stanno affrontando resistenze significative e stanno cercando di avanzare nei negoziati.
In parallelo, Donald Trump è in contatto con l’emiro del Qatar, Tamim al Thani, per discutere dei negoziati tra Israele e Hamas. Uno dei mediatori palestinesi ha riferito che ci sono incontri importanti in corso e si spera di portare ad un avanzamento delle trattative.
In un’altra annosa questione, la Russia ha smentito le notizie secondo cui Vladimir Putin avrebbe esortato l’Iran a fermare l’arricchimento dell’uranio, ridimensionando così le speculazioni legate a tensioni internazionali.