Allegra Paladino è il fulcro di una narrazione coinvolgente che esplora i retroscena di un mondo legale spietato e competitivo. Giovane avvocata originaria di Livorno e trasferitasi a Milano, Allegra affronta un momento cruciale della sua carriera con l’ingresso nello Studio legale internazionale Berson Kley. Questo ambiente, di primo acchito desiderabile e lussuoso, si rivela presto un luogo velenoso, segnato da giochi di potere, abusi psicologici e una rigida cultura della performance.
L’opera si apre con un prologo dinamico che cattura immediatamente il lettore, presentando l’ansia di Allegra per il colloquio di lavoro. Da questo punto, il racconto si evolve in una discesa progressiva e consapevole nei meccanismi dell’umiliazione sistemica e della resistenza silenziosa. Attraverso episodi intensi e ricchi di sarcasmo e autoironia, Allegra svela il prezzo elevato da pagare per farsi strada in un settore professionale che, dietro una facciata impeccabile, nasconde cinismo, maschilismo e isolamento.
La prosa di Alessandra Bianchi si distingue per uno stile diretto e avvincente, permeato da un’ironia che disarma. Il ritmo della narrazione è veloce, intervallato da dialoghi incisivi, riferimenti culturali contemporanei e incursioni giuridiche che danno credibilità e struttura al racconto. Articoli del codice civile e penale, norme deontologiche e gergo legale si intrecciano con destrezza, offrendo al lettore un’immagine autentica dell’universo legale.
Bianchi presenta un lavoro di narrativa maturo e profondamente necessario, trattando con lucidità e sensibilità un argomento complesso ancora poco esplorato: la violenza psicologica nei contesti professionali di alto prestigio. Il romanzo si distingue per l’abilità nel giostrare registri diversi – ironico, doloroso, analitico – e per la costruzione efficace del personaggio principale, la cui voce unisce il racconto con intelligenza e sincerità.
Questa opera dialoga con il femminismo contemporaneo e la letteratura confessionale, evitando il rischio del vittimismo e restituendo profondità e dignità all’esperienza del “rimanere”. L’autrice riesce a cogliere la complessità delle dinamiche lavorative e personali, offrendo al lettore uno sguardo nitido e appassionato su un tema attuale e rilevante. Con “Ora vi racconto come è andata”, Alessandra Bianchi offre un romanzo che lascia il segno, invitando a riflettere sulla resilienza e sull’essere autentici in un mondo che chiede sacrifici emotivi e mentali.