A Londra, l’autorità di Keir Starmer è stata messa in discussione martedì sera dopo essere stato costretto a ritirare un elemento cruciale del suo programma di riforma del welfare, appena un’ora prima di un decisivo voto alla Camera dei Comuni. Sotto la minaccia di una significativa rivolta all’interno del suo stesso partito e di una probabile sconfitta sul disegno di legge riguardante il reddito universale e i pagamenti per l’indipendenza personale, il governo guidato da Starmer ha deciso di rinviare un piano fondamentale per il risparmio di miliardi di sterline che avrebbe ristretto i criteri di idoneità per le persone disabili che ricevono sostegno finanziario.
Questo cambio di rotta ha rappresentato una significativa concessione poco meno di un anno dopo l’ascesa al potere di Starmer con una solida maggioranza, mettendo in crisi i piani fiscali del governo. È stata la più recente concessione dopo intense negoziazioni dietro le quinte con i dissidenti del Labour. Stephen Timms, uno dei ministri minori di Starmer, ha annunciato all’ultimo momento alla Camera dei Comuni che il governo avrebbe rinunciato a una parte del disegno di legge che includeva i controversi cambiamenti proposti sui pagamenti per l’indipendenza personale.
Alcuni parlamentari si sono detti disorientati, non sapendo bene su cosa avrebbero votato. La deputata del Labour Mary Foy ha espresso il suo disappunto, descrivendo come sia bastato allontanarsi un attimo per mangiare una banana per ritrovarsi confusa riguardo al voto imminente. Complessivamente, la legge, pur indebolita, è stata approvata con 335 voti favorevoli contro 260 contrari, assicurando una maggioranza di 75. Il partito Labour detiene una maggioranza funzionante di 165 parlamentari. Circa 49 membri del Labour si sono opposti alla legislazione principale su questioni interne, mentre 19 si sono astenuti. Questa è stata la più significativa ribellione affrontata finora dal governo guidato da Starmer.
La giornata non è iniziata bene per il governo, con oltre 120 deputati che la settimana precedente avevano manifestato l’intenzione di sostenere un emendamento che di fatto avrebbe bloccato l’approvazione della legge. Un’altra marcia indietro considerevole era avvenuta il lunedì precedente, quando il governo aveva stabilito che nessun richiedente attuale sarebbe stato soggetto alle nuove, più severe, norme di idoneità. Anche il blocco del componente sanitario del pagamento di assistenza sociale è stato abbandonato, ammissione che, secondo il governo, comporterà un costo di 2,5 miliardi di sterline per il Tesoro.
Durante un dibattito particolarmente intenso alla Camera dei Comuni, la Segretaria al Lavoro e alle Pensioni Liz Kendall ha sollecitato i parlamentari a sostenere la legislazione, affermando che le misure per proteggere i richiedenti attuali e garantire che i nuovi premi PIP siano destinati a chi ha maggiori necessità in futuro “colpiscono un equilibrio giusto ed equo”. Tuttavia, l’intervento di Marie Tidball, deputata Labour e persona con disabilità, ha catturato l’attenzione dell’aula quando ha annunciato di votare contro il disegno di legge “con un cuore pesante e spezzato,” esprimendo rammarico per il voto precedente a favore di una Gran Bretagna che trattasse le persone con disabilità con dignità e rispetto.
La questione solleva ulteriori interrogativi sulla capacità di Starmer di valutare politicamente le situazioni, dopo aver dimostrato indifferenza alle crescenti preoccupazioni dei parlamentari, respingendole come semplici “rumori di sottofondo” mentre la ribellione prendeva piede. Il rischio di potenziali aumenti delle tasse in autunno diventa concreto se il Cancelliere Reeves intende mantenere la sua regola di pareggiare il bilancio entro il 2029/30. Timms non è stato in grado di quantificare il risparmio che il disegno di legge rivisto produrrebbe. Kemi Badenoch, leader dei Conservatori, ha dichiarato sui social media che il disegno di legge sul welfare del Labour è diventato un “totale spreco di tempo”, sostenendo che non produce risparmi, non facilita l’occupazione e non gestisce le spese. Badenoch consiglia di abbandonarlo, suggerendo di preparare una proposta più seria. Queste vicende mettono in evidenza la difficoltà di Starmer nell’esercitare una governance efficace.