La Casa Bianca ha recentemente avviato un progetto mirato a creare un database centralizzato contenente una vasta gamma di dati dei cittadini, alimentando preoccupazioni sulla possibile invasività del monitoraggio governativo. Questo progetto, approvato con un ordine presidenziale del Presidente Donald Trump, cerca di raccogliere dati da reti pubbliche e private, includendo informazioni fiscali, sanitarie, scolastiche e bancarie, con l’obiettivo dichiarato di migliorare l’efficienza amministrativa e contrastare abusi e sprechi.
Le critiche a questo passo, simili al Sistema di Credito Sociale cinese, sono arrivate da più fronti, inclusi ambienti conservatori, che temono un’intrusione nei diritti individuali e un eccessivo controllo da parte dello Stato. Sebbene l’amministrazione Trump abbia negato intenzioni autoritarie, sottolineando i vantaggi in termini di sicurezza e utilizzo dei fondi pubblici, alcuni attivisti e personaggi influenti del panorama conservatore, come i Hodgetwins e Nick Fuentes, si sono espressi contro questa iniziativa, temendo un tradimento delle libertà personali.
Un ulteriore elemento di tensione è l’incarico dato a Palantir, un colosso dell’informatica noto per i suoi legami con il Pentagono, per l’organizzazione e l’analisi di questi dati. L’assegnazione di questo ruolo a Palantir, spesso percepita come parte del ‘deep state’, ha suscitato l’indignazione dei seguaci più fedeli di Trump, tra i quali serpeggia il timore di una crescente sorveglianza statale.
Sebbene alcuni vedano queste misure come un’opportunità per migliorare l’efficienza governativa, il dibattito interno al Paese rimane acceso, con richiami alle lezioni storiche dei decenni passati. Ron Paul, figura storica del movimento libertario, ha sottolineato il pericolo di sacrificare le libertà civili in nome della sicurezza, paragonando questa situazione al varo del Patriot Act dopo gli attacchi dell’11 settembre 2001.
In sintesi, mentre l’amministrazione sostiene i benefici di un sistema di dati unificato, una parte significativa del pubblico resta preoccupata per le implicazioni sulla privacy e la libertà personale, in un dibattito che appare destinato a proseguire nei prossimi mesi.