Durante la Maturità del 2025, il tema del rispetto ha prevalso tra le preferenze degli studenti durante la prima prova scritta. Oggi, invece, si svolge la seconda prova, che varia in base all’indirizzo di studio dell’alunno. La durata della prova può oscillare tra le 6 e le 8 ore, con l’opzione di proseguirla su più giorni nei licei artistici.

Al Liceo Classico, gli studenti affrontano il Latino, mentre al Liceo Scientifico la prova verte sulla Matematica. Per gli allievi del Liceo Linguistico, la materia prescelta è Lingua e cultura straniera 1. Al Liceo delle Scienze Umane si affrontano le Scienze umane, e per chi segue l’opzione Economico-sociale la sfida è su Diritto ed Economia politica. Nei tecnici commerciali, invece, l’oggetto della prova è l’Economia Aziendale, mentre gli istituti professionali si concentrano sui temi fondamentali del loro specifico indirizzo.

Una terza prova scritta è prevista soltanto in alcune particolari circostanze, come nelle sezioni ESABAC, ESABAC techno, o in quelle con opzione internazionale. Durante le prove del Classico, è consentito l’uso del vocabolario di latino, mentre allo Scientifico può essere utilizzata una calcolatrice non programmabile. Alcuni istituti tecnici permettono di avere con sé il codice civile, se la prova include il diritto. Altri strumenti consentiti includono matite, compassi e attrezzatura per prove artistiche e tecniche, ma è rigorosamente vietato l’uso di cellulari, smartwatch e tablet.

Dopo la seconda prova, seguirà di solito il colloquio orale, che comincia la settimana successiva e si svolge secondo un calendario specifico stabilito da ciascuna scuola. Il colloquio, che dura generalmente un’ora, inizia con l’analisi di materiale scelto dalla commissione da parte del candidato. Inoltre, è previsto che gli studenti presentino le esperienze maturate nell’ambito dei percorsi per le competenze trasversali. Possono anche esserci domande relative all’educazione civica e alle esperienze riportate nel Curriculum dello studente.

In particolare, al Liceo Classico, una versione di latino è tratta dal brano “Laelius de amicitia” di Cicerone, capitolo 26, il cui tema centrale è l’essenza dell’amicizia. Questo dialogo riflette sul profondo legame tra Gaio Lelio e Scipione Emiliano, e invita a considerare come l’amicizia sia un sentimento naturale nell’uomo, fondamentale per il tessuto della vita comunitaria.

Infine, gli studenti del liceo Newton di Chivasso hanno tradotto un passaggio significativo: l’amore, da cui l’amicizia prende nome, è il motore primo dei legami benevoli. Anche se talvolta le amicizie simulate offrono vantaggi, nella vera amicizia tutto è genuino e spontaneo. Tale affetto sembra originato dalla natura piuttosto che dal bisogno, manifestandosi in maniera evidente sia negli esseri umani sia in alcuni animali, in particolare nel rapporto tra genitori e figli.

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