Le immagini satellitari rivelano i risultati di una delle incursioni più coraggiose dei servizi segreti ucraini sul suolo russo, sottolineando il successo dell’operazione speciale denominata «tela di ragno». Le fotografie, fornite da Planet Labs PBC e analizzate dall’Associated Press, mostrano i resti di diversi bombardieri annientati da droni ucraini nel piazzale della base aerea russa di Belaya, situata in Siberia, un punto nevralgico per le operazioni a lungo raggio dell’aeronautica di Mosca. Tra i velivoli distrutti si contano tre Tu-95 e quattro Tu-22M, per un totale di sette bombardieri.

Questi risultati derivano da una missione durata oltre 18 mesi, che si ritiene abbia neutralizzato o danneggiato complessivamente 41 aerei da guerra russi, inclusi bombardieri strategici e altri tipi di velivoli militari. Ulteriori immagini, fornite da Maxar Technologies, evidenziano i danni subiti dai Tupolev Tu-95 e Tu-22 presso la base russa di Olenya, nell’oblast di Murmansk.

Nonostante le prove fotografiche, la portata dei danni effettivi non è stata ancora completamente verificata, e Mosca ha ridimensionato le stime ucraine dei danni economici, dichiarando che ammontano a circa 7 miliardi di dollari. Il Ministero della Difesa russo ha confermato che diversi velivoli da guerra sono stati incendiati presso le basi dell’Irkutsk, mentre ha sventato ulteriori attacchi contro altre basi situate nella Russia occidentale e nella regione di Amur, nell’Est del paese.

I modelli di aerei coinvolti nell’operazione sono particolarmente significativi. Il Tu-95, noto come «Bear» in riferimento alla sua origine sovietica, è stato realizzato come un aereo quadrimotore a turboelica per eseguire missioni intercontinentali. Questo velivolo, concepito negli anni cinquanta per contenere le ambizioni del B-52 americano, ha la capacità di trasportare missili da crociera, evolvendo il suo ruolo originario di vettore di bombe nucleari. In parallelo, il Tupolev Tu-22M è un bombardiere supersonico con ali a geometria variabile, anch’esso parte della triade nucleare russa insieme ai missili balistici intercontinentali e ai sottomarini nucleari. Questi aerei hanno avuto un uso intensivo durante l’invasione dell’Ucraina, iniziata nel febbraio 2022, lanciando missili da crociera in numerosi attacchi contro il territorio ucraino.

Un elemento cruciale dell’operazione è il ruolo del leader delle forze di intelligence ucraine, il quale ha pianificato meticolosamente l’attacco. Malyuk, al comando dell’operazione «tela di ragno», ha descritto l’incursione come un colpo preciso al cuore del nemico, sottolineando l’importanza strategica di questa missione nella guerra in corso. Questo attacco ha rappresentato un significativo contraccolpo per le forze aeree russe, ponendo interrogativi sulla sicurezza delle basi aeree e sui prossimi passaggi della campagna militare russa in Ucraina.

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