Silvia Salis ha conquistato la carica di sindaca di Genova, vincendo al primo turno delle elezioni comunali. A 39 anni, è riconosciuta per il suo passato sportivo brillante, avendo accumulato dieci titoli nazionali nel lancio del martello e partecipato a due Olimpiadi. Proveniente da una famiglia modesta, con un padre operaio e una madre impiegata comunale, è laureata in Scienze politiche. Condivide la vita con il regista Fausto Brizzi ed è madre del piccolo Eugenio.

Nel recente panorama politico, Salis si è distinta per la sua capacità di leadership e il suo approccio determinato, caratteristica già emersa nella sua transizione dal mondo sportivo a quello dirigenziale. Nel 2016 ha iniziato il suo percorso nel Consiglio federale della Federazione dell’atletica leggera, seguita dall’ingresso nel consiglio federale del Coni l’anno successivo. Nel 2021, Giovanni Malagò l’ha nominata vicepresidente vicaria, riconoscimento del suo talento e della sua capacità di emergere in un settore prevalentemente maschile.

Spinta dalle richieste del centrosinistra, Salis ha accettato la candidatura a sindaca, condizionata alla creazione di un’ampia coalizione. Con una visione centrata sulla riduzione delle disuguaglianze e il miglioramento delle condizioni di vita nei quartieri trascurati, la sua agenda propone dieci punti per rilanciare Genova. Punta su lavoro di qualità, trasporti efficienti e un’attenzione particolare ai servizi sociali. Critica il centrodestra per il suo approccio autoreferenziale e si oppone a vari progetti infrastrutturali, come lo Skymetro.

Il motto “È già domani” simboleggia la sua promessa di cambiamento, indicando un nuovo corso per la città. I cittadini possono aspettarsi un’amministrazione che ascolta e risolve problemi concreti, portando Genova verso un futuro migliore. Per chi è interessato alle notizie politiche, la newsletter “Diario Politico” offre aggiornamenti regolari.

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