Nell’ambito di una recente intervista con il Corriere della Sera, il rapper Fabri Fibra ha affrontato il tema della sentenza della Corte di Cassazione – terza sezione civile del Tribunale di Milano – che ha confermato la condanna per diffamazione nei suoi confronti. Insieme alla casa discografica Universal Music Italia, Egli è tenuto a versare un risarcimento di 70mila euro al cantante Valerio Scanu.
Affrontando la questione della sentenza, Fabri Fibra ha chiarito la sua posizione affermando: “La sentenza è quello che è. Non ci sono alternative nel modo in cui la si può prendere: l’ho accettata”. Ha poi aggiunto una riflessione sull’idea della libertà di parola, rispondendo a chi ha interpretato la condanna come una minaccia alla stessa: “Non credo sia un attacco alla libertà di espressione. Al contrario, penso sia il contrario. Ho avuto la piena libertà di esprimermi. È inesatto affermare che non si possa dire ciò che si desidera, tuttavia, alcune affermazioni possono avere un costo e delle conseguenze. Se sei un artista, la domanda da porsi è: esprimi ciò che pensi perché puoi farlo o eviti di parlarne per timore delle conseguenze?”.
Riguardo alla sua relazione con Valerio Scanu, Fabri Fibra – che lancerà in radio il nuovo singolo “Che gusto c’è” insieme a Tredici Pietro (figlio del celebre Gianni Morandi) – ha dichiarato di non conoscere personalmente Scanu e di non aver mai avuto un’interazione diretta con lui: “No, non lo conosco, non l’ho mai incontrato. Ma tengo a precisare che non conosco nessuno personalmente. Ritengo fondamentale separare l’artista dall’individuo: le mie osservazioni erano indirizzate all’artista. Gli eventuali attacchi sono sempre rivolti alla figura pubblica, la quale è, per definizione, esposta. Anch’io sono esposto. Il mio obiettivo è dialogare con il personaggio pubblico, non con la persona in privato”.
Le parole di Fabri Fibra si riferiscono a vicende iniziate nel lontano 2013, quando il rapper incluse nel suo album “Guerra e Pace” il brano “A me di te”, contenente versi considerati offensivi nei confronti di Scanu, vincitore del Festival di Sanremo. Dopo anni, Valerio Scanu ha finalmente rotto il silenzio sulla questione del risarcimento, aprendo nuove prospettive sulla vicenda.