A Bruxelles, un forte calo nelle prenotazioni di viaggi d’affari dall’Europa agli Stati Uniti è stato registrato nel mese di aprile, rivelando un significativo declino delle percezioni positive nei confronti degli Stati Uniti sotto l’amministrazione di Donald Trump. Rilevazioni della piattaforma londinese HotelHub hanno evidenziato una diminuzione del 26% delle prenotazioni rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Parallelamente, gli Stati Uniti stanno vivendo un rapido peggioramento della loro immagine internazionale, in parte a causa delle politiche commerciali aggressive adottate da Trump e dei frequenti scontri con alleati storici. Anche i social media sono inondati di racconti su viaggiatori stranieri che subiscono difficoltà all’ingresso nel paese.
Paul Raymond, direttore commerciale di HotelHub, ha sottolineato che molta incertezza pervade la tradizionale alleanza con gli Stati Uniti dall’inizio del mandato della nuova amministrazione, situazione ulteriormente amplificata dalle recenti politiche tariffarie. Questi dazi, ampiamente applicati dall’amministrazione Trump, avrebbero spinto le imprese a cercare mercati più stabili, preferendo evitare un panorama economico americano sempre meno accogliente. I dati di HotelHub indicano un decremento del 19,3% nelle prenotazioni di hotel per viaggi d’affari internazionali verso gli Stati Uniti, con un calo generale del 15,6% considerando anche i soggiorni nazionali.
In alcuni paesi europei, il calo nei viaggi d’affari verso gli Stati Uniti è particolarmente pronunciato. La Germania mostra una riduzione del 30,4%, la Francia del 22,4% e il Regno Unito segna un calo del 14,4%. Simili tendenze negative sono osservabili anche nelle nazioni confinanti, come Messico e Canada, entrambi importanti partner commerciali statunitensi colpiti da dazi elevati. Le minacce dell’amministrazione Trump riguardanti la sovranità canadese hanno ulteriormente complicato i rapporti. Le prenotazioni dal Messico sono diminuite del 18,8%, mentre quelle dal Canada del 18,1%.
Raymond ha osservato che le imprese sono disorientate dall’incoerenza nelle comunicazioni provenienti dagli Stati Uniti, il che complica le decisioni commerciali. Se l’incertezza è così marcata da richiedere serie riflessioni prima di intraprendere affari con una regione specifica, diventa più semplice per le aziende esplorare altre opportunità altrove.