Le discussioni fra Russia e Ucraina per la realizzazione di un memorandum continuano senza scadenze precise. Dmitrij Peskov, portavoce del Cremlino, ha sottolineato che le due nazioni stanno lavorando su proposte che verranno scambiate e poi unificate in un unico documento. L’obiettivo è certamente la celerità, ma il processo richiede un attento scrutinio dei dettagli.
Nel frattempo, Donald Trump ha dichiarato durante un evento al Kennedy Center che gli Stati Uniti stanno facendo il possibile per mettere fine al conflitto ucraino. Inoltre, nel contesto degli sforzi per stabilire un dialogo, il Vaticano ha manifestato la disponibilità a ospitare eventuali negoziati, un’offerta che Mosca accoglie con gratitudine, sebbene non sia ancora stata presa una decisione definitiva sulla località dei colloqui.
I contatti diplomatici tra Russia e Ucraina sono stati ristabiliti e sono operativi, ha confermato Peskov. Questo sforzo è fondamentale in un momento così cruciale per entrambe le nazioni.
Trump ha avvertito che, in assenza di progressi significativi nel dialogo fra Kiev e Mosca, potrebbe decidere di ritirarsi dal processo diplomatico. Il presidente degli Stati Uniti ha indicato che esiste la possibilità di un incontro tra le due parti in Vaticano, presentato come scenario ideale per i negoziati.
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha ribadito la sua posizione di non ritirare le truppe dai territori nazionali, sottolineando un preciso obbligo costituzionale verso il popolo ucraino. L’Ucraina si dichiara aperta al negoziato in svariati contesti, tra cui Turchia e Svizzera, purché si ottenga un risultato positivo.
Zelensky ha comunicato di aver dialogato due volte in un giorno con Trump, segnando un momento decisivo in cui si osserva la capacità dei leader globali di garantire un cessate il fuoco. Zelensky ha chiesto a Trump di non prendere decisioni riguardanti l’Ucraina senza consultare Kiev, sollecitando al contempo l’imposizione di sanzioni più severe nel caso in cui la Russia non fermi le ostilità.
Dopo una conversazione telefonica tra il presidente americano e Vladimir Putin, il Presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, ha tenuto una conferenza con altri leader europei per esplorare modalità per avviare i colloqui. È vista positivamente la disponibilità del Vaticano a ospitare i negoziati.
Trump ha comunicato sui social che sono imminenti i negoziati per un cessate il fuoco. La conversazione con Putin è stata descritta in termini positivi e si è previsto un potenziale sviluppo economico su vasta scala tra Stati Uniti, Russia e Ucraina una volta superata la crisi.
Dalla parte dell’ONU, è stata accolta con favore la conversazione tra Putin e Trump, vista come un passo avanti nei negoziati. Il Cremlino ha affermato che la posizione di Trump sul conflitto è neutrale e impegnata alla risoluzione, mentre quella dei politici europei è considerata filo-ucraina.
Vladimir Putin si è dichiarato pronto a raggiungere una soluzione pacifica, manifestando disponibilità a negoziare compromessi, sempre che le cause della crisi vengano attentamente affrontate ed eliminate. In tal senso, la Russia propone di lavorare con l’Ucraina su un memorandum che definisca i principi e le tempistiche per un futuro trattato di pace.