Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha espresso la sua disponibilità a incontrare il leader russo Vladimir Putin in Turchia il prossimo giovedì, auspicando la possibilità di un cessate il fuoco immediato. Zelensky ha comunicato questa apertura attraverso un messaggio sui social media, sottolineando la speranza che la Russia non trovi ulteriori scuse per evitare i negoziati diretti. Questo annuncio arriva in risposta all’invito del presidente statunitense Donald Trump, che ha esortato l’Ucraina ad accettare prontamente una proposta di incontro a Istanbul con la Russia per avviare trattative di pace.
Da parte sua, Trump ha sottolineato l’importanza di questo incontro e ha sollecitato Kiev ad accogliere l’offerta, evidenziando la necessità di un cessate il fuoco duraturo per permettere una vera risoluzione diplomatica del conflitto. Keith Kellogg, l’inviato speciale Usa per l’Ucraina, ha ribadito la posizione della Casa Bianca, richiedendo un cessate il fuoco incondizionato per 30 giorni come premessa essenziale e non negoziabile per avviare colloqui di pace.
Nel contesto delle negoziazioni, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha recentemente avuto una conversazione con Putin, confermando il suo sostegno alla ripresa dei colloqui di pace a Istanbul, capitale dove i negoziati erano stati interrotti. Erdogan ha espresso l’intenzione della Turchia di fornire supporto nel processo di mediazione tra le parti.
Friedrich Merz, cancelliere tedesco, ha accolto con favore l’apertura di Mosca ai negoziati, ma ha insistito che l’adozione di un cessate il fuoco di 30 giorni sia un requisito essenziale per il prosieguo delle trattative. Nonostante le violazioni segnalate dal Ministero della Difesa russo, Merz ha sollecitato la comunità internazionale a fare pressioni su Mosca affinché il silenzio delle armi si concretizzi prima dell’inizio dei negoziati.
Parallelamente, il Presidente turco Erdogan ha definito una recente svolta nei negoziati come “storica”, dicendo che la Turchia è pronta ad ospitare i colloqui per promuovere un duraturo cessate il fuoco. Le recenti dichiarazioni della portavoce del Ministero degli Esteri russo Maria Zakharova sembrano tuttavia indicare una priorità differente da parte di Mosca, che pone l’accento sulla necessità di affrontare le cause principali del conflitto prima di parlare di cessate il fuoco.
Intanto, l’agenzia UNICEF ha segnalato un aumento delle vittime di bambini in Ucraina, rinnovando l’appello alla protezione dei civili e alla cessazione immediata delle ostilità. Inoltre, Tajani, ministro degli Esteri italiano, parteciperà a Londra a un incontro “Weimar+” per discutere delle prospettive di ricostruzione dell’Ucraina.
Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino, ha ribadito che la proposta di Putin di negoziare dimostra una reale volontà di perseguire una soluzione pacifica. Intanto, da Kiev arrivano notizie di nuove violazioni del cessate il fuoco, mentre da parte iraniana si respingono le accuse di fornitura di armamenti alla Russia.
Infine, le tensioni sono esacerbate dall’abbattimento di diversi droni russi durante il cessate il fuoco, segnalando l’urgenza di un accordo solido che fermi le violenze e avvii un percorso diplomatico concreto.