PARIGI — Critiche sono giunte da Emmanuel Macron, presidente francese, e Donald Tusk, primo ministro polacco, nei confronti di diversi leader mondiali e altri esponenti che hanno preso parte alla parata della Vittoria a Mosca. In particolare, Tusk ha espresso disappunto per la partecipazione di figure di rilievo mondiale, che hanno applaudito Vladimir Putin dopo il suo discorso relativo alla presunta purga nazista in Ucraina, definendo tale partecipazione “una vergogna”. Secondo Tusk, chi partecipava alla cerimonia stava deliberatamente “ignorando la realtà.”
Alla parata in Piazza Rossa presieduta da Putin si sono aggiunti più di 20 leader internazionali. Tra questi, erano presenti il primo ministro slovacco Robert Fico e il presidente serbo Aleksandar Vučić, il che ha suscitato le critiche degli ufficiali dell’Unione Europea. Anche il presidente cinese Xi Jinping ha preso parte alle celebrazioni, che si sono svolte sotto misure di sicurezza particolarmente stringenti a Mosca. Prima dell’inizio della parata militare, Putin ha accolto Fico e Vučić al Cremlino.
Sebbene Macron e Tusk non abbiano puntato il dito in modo diretto contro specifici leader europei presenti, il bersaglio delle loro critiche era evidente. Macron ha osservato che partecipare alla parata il 9 maggio potrebbe non rappresentare “la scelta migliore” e non ha offerto una visione adeguata del XXI secolo. Tusk ha ulteriormente affermato che omaggiare soldati che avrebbero successivamente “bombardato città, scuole e ospedali” in Ucraina era “una vergogna.”
I due leader si trovavano a Nancy, in Francia, per la firma di un trattato bilaterale volto a rafforzare la cooperazione in materia di difesa e sicurezza tra i due Stati. Un aspetto centrale del trattato è l’impegno reciproco alla difesa in caso di aggressione, consolidando i legami tra alleati nella prospettiva del conflitto russo-ucraino.
Macron ha anche sottolineato l’erroneità di posizionare Mosca e Bruxelles come due potenze rivali per l’egemonia in Europa. Nel contempo, diversi esponenti di spicco occidentali, tra cui Kaja Kallas, il ministro degli Esteri tedesco Johann Wadephul e il Segretario di Stato britannico David Lammy, si sono recati in Ucraina per omaggiare le vittime dell’aggressione russa. Macron ha osservato che “molti paragonano Mosca e Bruxelles”, tuttavia ha contrapposto che Mosca rappresenta una capitale imposta, mentre Bruxelles è frutto di una libera scelta attraverso i trattati.