Nel programma televisivo “Ciao Maschio”, condotto da Nunzia De Girolamo e trasmesso il sabato in seconda serata su Rai 1, è intervenuto come ospite speciale Valerio Scanu, il quale ha avuto l’opportunità di riflettere su alcuni episodi significativi del suo passato. Alla domanda della De Girolamo riguardo a un momento in cui sia stato eccessivamente sincero e se ne fosse pentito, Scanu ha raccontato senza indugio un episodio di dieci anni fa, quando ebbe un’accesa discussione con Maria De Filippi. La De Filippi, oltre ad essere una figura influente nel mondo dello spettacolo, era anche una persona a lui vicina a livello personale. Scanu ha spiegato che si era offeso poiché gli era stato promesso un invito al serale di “Amici”, che poi non si concretizzò. In un impeto di rabbia, le scrisse un messaggio al vetriolo e l’anno seguente, anche se invitato, scelse di non partecipare. Successivamente Scanu decise di esporsi pubblicamente, riconoscendo quanto fosse grato per le opportunità ricevute in passato, ma affermando allo stesso tempo di aver intrapreso in seguito la sua carriera autonomamente. Tuttavia, questa dichiarazione pubblica gli costò una denuncia per diffamazione. In merito al rapporto attuale con De Filippi, Scanu ha dichiarato che non esiste alcun contatto tra loro ormai da dieci anni, sottolineando il rimpianto di aver compromesso un rapporto umano lasciando che il conflitto si svolgesse principalmente online invece che faccia a faccia.

Durante la stessa puntata, è intervenuto anche Brunello Cucinelli, che ha condiviso aneddoti del suo passato. Ha rivelato il desiderio, fin da bambino, di diventare ingegnere, e il breve periodo trascorso in seminario, aspirando a diventare sacerdote. Sebbene abbia studiato ingegneria all’università, completò solo un esame, scoprendo che non era quella la sua strada. Cucinelli ha raccontato che i suoi anni trascorsi in un bar all’inizio degli anni ’70 sono stati tra i più formativi. Al bar, in un ambiente prevalentemente maschile, si discuteva di vari argomenti, dalle donne alla filosofia, con l’eccezione della sua amica Lella, una prostituta, che gli trasmise preziosi insegnamenti di vita. Ha condiviso anche un ricordo di quando, da giovane indossatore, rifiutò una proposta allettante ma moralmente discutibile, ribadendo la sua incorruttibilità e il suo credo che non tutto sia lecito o possibile.

Queste testimonianze offrono uno spunto di riflessione sulle esperienze vissute e sulle scelte che plasmano la vita e le relazioni interpersonali nel tempo.

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