Giovedì è stato siglato un importante accordo commerciale tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il primo ministro britannico Keir Starmer, il quale mira a ridurre i dazi imposti dalla Casa Bianca su alcune industrie del Regno Unito. Questo patto prevede un abbassamento delle tariffe aggiuntive del 25 percento sui settori automobilistico, siderurgico e dell’alluminio, introdotte da Trump ad inizio aprile, offrendo un vantaggio significativo ai produttori automobilistici britannici, poiché l’industria automobilistica rappresenta una delle principali esportazioni del Regno Unito verso gli Stati Uniti.

Durante una videochiamata dall’Ufficio Ovale con il primo ministro Starmer, trasmessa in diretta televisiva, il presidente Trump ha lodato l’accordo come emblematico della partnership con uno dei principali alleati degli Stati Uniti. L’annuncio dell’accordo coincide simbolicamente con l’80º anniversario del Giorno della Vittoria in Europa, riflettendo la storica collaborazione tra i due paesi. Trump ha espresso soddisfazione, sottolineando come questo fosse un giorno perfetto per siglare un accordo di tale portata.

Questo intesa rappresenta un progresso significativo nelle relazioni commerciali degli Stati Uniti, che recentemente hanno attuato dazi pesanti su diversi partner commerciali. Si tratta del primo accordo annunciato durante la pausa tariffaria di 90 giorni inerente i dazi del “Giorno della Liberazione”, proclamata dal presidente lo scorso mese. Per il primo ministro Starmer, che sta affrontando una situazione difficile nei sondaggi, la conclusione di questo accordo rappresenta inoltre un successo diplomatico, avendo dato priorità al rafforzamento dei rapporti con Washington.

Un aspetto cruciale delle trattative in corso riguarda la minaccia di ulteriori dazi su altre importanti esportazioni britanniche, in particolare farmaci e film stranieri. Tuttavia, la riduzione delle tariffe sull’acciaio rappresenta una boccata d’ossigeno per la metallurgia britannica. Un altro punto saliente dell’accordo è la quota di 100.000 automobili britanniche che potranno essere esportate sotto una tariffa del 10 percento, mentre le eccedenze saranno soggette al dazio del 25 percento.

Parallelamente, il Regno Unito ha sancito l’importazione di 13.000 tonnellate di carne bovina statunitense, sottolineando però che i prodotti dovranno rispettare standard di alta qualità. Londra ha messo in risalto il successo di ottenere un “accesso senza precedenti al mercato” per gli allevatori britannici, continuando a mantenere le norme di sicurezza alimentare che assicurano la non accettazione di carne trattata con cloruro o ormoni. Un portavoce di Downing Street ha ribadito con fermezza che gli standard alimentari britannici non verranno abbassati. Inoltre, è stato deciso di azzerare il dazio sull’etanolo statunitense in ingresso nel Regno Unito, mentre la tassa sui servizi digitali non ha subito modifiche, contrariamente ad alcune aspettative di taglio.

Nel corso della comunicazione dall’Ufficio Ovale, Starmer ha elogiato l’amministrazione Trump per il raggiungimento di questo accordo che avrà benefici rilevanti per le imprese e i lavoratori britannici, specialmente nei settori chiave come quello automobilistico e siderurgico. L’insistenza di Trump nel concludere accordi commerciali giunge mentre il mercato statunitense affronta possibili rincari dovuti alle complessità della catena di approvvigionamento, che attualmente registra un crollo delle spedizioni, con possibili ricadute su articoli di uso quotidiano.

Un pensiero su “Trump e Starmer: accordo commerciale per ridurre i dazi su auto e acciaio del Regno Unito”
  1. Ma chi ci guadagna davveroo con questo accordo? Sempre le solite industrie grandi, mentre i piccoli produttori soffrono ancora.

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