Il 28 aprile si è verificato un episodio nel centro radar di Filadelfia che ha lasciato gli operatori e i passeggeri in una situazione di grande incertezza. Per un minuto e ventisette secondi, i controllori di volo hanno perso contatti audio e radar con circa dieci aerei, mettendo a rischio la sicurezza di oltre duemila persone a bordo, oltre a numerosi altri velivoli in arrivo. Durante quel periodo, tutto ciò che potevano fare era restare in attesa del ripristino dei sistemi, sperando di mantenere la situazione sotto controllo.
Questa disconnessione dei sistemi ha avuto luogo presso il “Tracon” di Filadelfia, una struttura di controllo del traffico aereo che è responsabile di una parte significativa del traffico nella zona. L’incidente ha imposto il blocco temporaneo dei movimenti aerei su uno dei principali aeroporti della città di New York, creando una serie di ripercussioni sull’operatività dei voli.
Il disagio si è esteso a Newark, dove il principale operatore, United Airlines, ha dovuto cancellare in media 35 voli quotidianamente, il che rappresenta circa il 10% delle sue operazioni programmate. Tale sospensione è dovuta in parte alla carenza di personale presso il centro radar, dove alcuni controllori si sono presi una pausa per riprendersi dallo stress subito.
Tutto è cominciato poco dopo le 13:30 ora locale, quando i monitor dei controllori della sezione “Tracon” per Newark hanno smesso di funzionare. I tentativi di contattare i piloti via radio non hanno avuto successo. In quel frangente, le urla e l’agitazione si sono diffuse tra il personale, mentre ci si affrettava a notificare le altre aree del centro radar per ridurre il traffico e deviare gli aerei potenzialmente a rischio.
La torre di controllo di Newark ha dovuto informare un pilota di United Airlines che il sistema di avvicinamento aveva subito un’interruzione significativa. La comunicazione tra aerei e controllori è stata interrotta per un totale di 87 secondi, un lasso di tempo che ha messo in forte difficoltà la gestione del traffico aereo. La Federal Aviation Administration (Faa) ha imposto un “ground stop” fino alle 17:00, bloccando i decolli diretti a Newark per garantire la sicurezza.
Una delle preoccupazioni principali emerse è l’obsolescenza delle infrastrutture informatiche nei centri radar statunitensi, dove manca una “ridondanza” che potrebbe prevenire simili blackout. La National Air Traffic Controllers Association ha confermato la difficoltà di controllo durante l’incidente, sottolineando che non è stato un evento isolato.
Il problema non ha tardato a manifestare i suoi effetti, con oltre 400 voli cancellati e più di 1.500 ritardi solo a Newark. L’amministratore delegato di United Airlines, Scott Kirby, ha espresso l’urgenza di miglioramenti nel sistema di controllo del traffico aereo.
La Faa ha chiarito che si sta lavorando per garantire una maggiore affidabilità delle attrezzature nell’area di New York. Tuttavia, non ha affrontato in modo diretto il problema della carenza di controllori di volo, un gap stimato in circa 3.000 unità a livello nazionale. Formare nuovi controllori richiede tempo, e il sistema operativo esistente mostra segni di invecchiamento significativo.
In confronto, i sistemi europei sembrano essere meglio attrezzati, forniti di backup che permettono di evitare simili disagi. Mentre i sistemi statunitensi sono superati, gli esperti sono al lavoro per identificare esattamente le cause tecniche dell’incidente. Tuttavia, è chiaro che è necessario un aggiornamento tecnologico per affrontare le sfide future.
L’episodio di Filadelfia mette in evidenza una questione più ampia riguardo alla sicurezza e all’efficienza del sistema di traffico aereo negli Stati Uniti, sollevando domande su quando piuttosto che se si verificano incidenti più gravi.