Al Teatro Vascello di Roma, dal 6 all’11 maggio, vi è un omaggio a figure femminili che hanno lasciato un segno indelebile nella storia. Le attrici Mariangela D’Abbraccio e Manuela Kustermann portano in scena sei straordinarie donne: Camille Claudel, raccontata dalle parole di Dacia Maraini; Marie Curie, descritta da Sandra Petrignani; i diari segreti di Marilyn Monroe; la visione di Maria Montessori attraverso Eugenio Murrali; Eleonora Duse nella narrazione di Andrea Chiodi e Francesco Biagetti; e Billie Holiday, interpretata grazie al testo di Maurizio de Giovanni.

Mariangela D’Abbraccio, che ha concepito il progetto sotto la direzione di Francesco Tavassi, descrive lo spettacolo come un viaggio nel talento e nelle lotte delle donne, intriso di battaglie sociali, discriminazioni e sofferenze. Inizialmente intrapreso da lei sola, il lavoro è poi diventato una collaborazione con Kustermann, dando vita a una sinergia immediata. Ogni sera è dedicata a una figura diversa, permettendo al pubblico di scegliere il racconto da seguire, oppure di immergersi in tutte le storie.

Il processo di selezione dei personaggi è stato istintivo. D’Abbraccio ha scelto Camille Claudel, una pioniera tra le donne in un campo dominato dai maschi, e Marilyn Monroe, di cui esplora i diari rivelatori di un destino soffocato dal potere. Maria Montessori rappresenta un simbolo di emancipazione, tra le prime donne a laurearsi in medicina in Italia, mentre Billie Holiday affrontò sfide immense a causa del colore della sua pelle.

Manuela Kustermann si è dedicata a Marie Curie, una scienziata di portata immensa, la prima donna a vincere un Nobel e poi un secondo in chimica, e a Eleonora Duse, un’attrice leggenda dal carattere indomabile ma dalla vita ardua. Così si muove tra la scienza, che apporta benessere, e l’arte, che ha trasformato il teatro.

Lo spettacolo si distingue per la sua originalità; non si tratta di una rappresentazione tradizionale. Come spiega Mariangela, non si recita: si dà voce e presenza alle protagoniste, accompagnate dalla musica di Cinzia Merlin al pianoforte e Dario Piccioni al contrabbasso.

Tra i personaggi più complessi da portare al pubblico, Holiday emerge con una storia estrema, fatta di sofferenze e lotte personali. Anche Monroe svela una fragilità profonda nei suoi diari. Kustermann sente una vicinanza personale con Duse, sperando di trasmettere la sua tempra instabile e innovativa, mentre narra una Marie Curie consumata dalle radiazioni, che all’epoca non erano riconosciute come pericolose.

In sintesi, è una settimana intensa che promette di regalare emozioni profonde agli spettatori.

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