La Red Bull ha formalmente contestato il terzo posto ottenuto da George Russell durante il Gran Premio di Miami. L’atleta britannico della Mercedes sarebbe sotto accusa per non aver ridotto la velocità sotto il regime di bandiere gialle attivato a seguito del ritiro di Gabriel Bortoleto. Se l’infrazione dovesse essere confermata, Russell verrebbe penalizzato con cinque secondi, permettendo così a Max Verstappen di salire sul podio.
Il Gran Premio ha visto il dominio delle McLaren con Oscar Piastri che ha trionfato, completando la gara in 1 ora, 28 minuti e 51 secondi. Lando Norris, suo compagno di scuderia, è arrivato secondo a 4,63 secondi di distanza. George Russell della Mercedes ha ottenuto il terzo posto, distanziato di 37,644 secondi, precedendo Max Verstappen della Red Bull a 39,956 secondi. La top 5 è stata completata da Alexander Albon su Williams.
Le tensioni dietro le quinte non sono mancate, in particolare alla Ferrari. Il clima si è riscaldato tra Charles Leclerc e Lewis Hamilton, quest’ultimo penalizzato da decisioni del team che hanno tardato. Hamilton ha dichiarato di essere rimasto bloccato dietro Leclerc, perdendo potenziale tempo a causa dell’indecisione sul box della Ferrari. Anche Leclerc ha espresso la sua frustrazione, sottolineando la sua delusione per una gara che si è rivelata più difficile del previsto.
Il campionato costruttori è dominato dalla McLaren con 246 punti, seguita dalla Mercedes con 141, Red Bull con 105 e Ferrari con 94. Per quanto riguarda i piloti, Oscar Piastri detiene la testa della classifica con 131 punti, seguito da Lando Norris con 115 e Max Verstappen con 99.
Nonostante il dominio della McLaren, la Ferrari sperava in un riscatto che però non è arrivato. L’équipe italiana ha mostrato segni di difficoltà, con entrambi i piloti che hanno faticato a scalare le posizioni, bloccati nel traffico e costretti a battagliare con scuderie solitamente meno competitive. Leclerc e Hamilton, in particolare, sono stati coinvolti in una serie di episodi tensionati, culminati con un ordine di scuderia che ha visto Charles passare davanti, provocando un’accesa reazione di Hamilton.
La situazione attuale per la Ferrari richiede una rapida risoluzione delle tensioni interne e una riflessione sul potenziale della monoposto, alla ricerca di quella competitività che sembra mancare. Nel frattempo, la McLaren continua a macinare successi, lasciando dietro gli avversari con differenze significative. Sulla pista di Miami, tra la strategia della squadra e le prestazioni dei singoli, si è delineato un quadro che ha messo in luce tutte le debolezze delle forze avversarie.